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Lavoro autonomo

Il lavoratore autonomo svolge la propria attività con mezzi prevalentemente propri e con piena discrezionalità circa il tempo, il luogo e le modalità della prestazione. Non ha, dunque, vincoli di subordinazione nei confronti del committente, il quale non ha i poteri direttivi, di controllo e disciplinare tipici del datore di lavoro subordinato. Il lavoro autonomo è disciplinato  dall'art. 2222 del Codice Civile.

Distinzioni all'interno del lavoro autonomo

Nel lavoro autonomo si distinguono due ampie categorie corrispondenti alle prestazioni di tipo manuale e di quelle di tipo intellettuale. In quest'ultima categoria rientrano essenzialmente le libere professioni intellettuali protette da iscrizione in un albo professionale. Esistono però anche professionisti per cui non è necessaria l'iscrizione in un albo. Le attività professionali o autonome  si svolgono aprendo una partita IVA e nella maggior parte dei casi con il rilascio di autorizzazioni e licenze.

Per l’esercizio di determinate attività è infatti necessaria l’iscrizione in appositi Albi, ruoli o registri di categoria, subordinata al possesso di requisiti morali, culturali e professionali stabiliti dalle rispettive norme di riferimento, oppure è richiesto il possesso di requisiti specifici di carattere professionale, abilitanti ai fini dello svolgimento dell’attività stessa, come avviene per le cosiddette “attività regolamentate”, o ancora è necessario possedere determinate autorizzazioni rilasciate dagli enti competenti, quale ad esempio il comune in cui l’attività si localizza.

L’area Licenze e Autorizzazioni del sito Giovane Impresa ospita una banca dati delle attività economiche, imprenditoriali e professionali, con i relativi regimi autorizzatori, le norme di riferimento e gli adempimenti da osservare in fase di avvio. Il database, ordinato alfabeticamente, è consultabile sia direttamente sia utilizzando il motore di ricerca interno organizzato per parole chiavi.

Inoltre, nel lavoro autonomo rientrano alcune forme di collaborazione parasubordinata, che si distinguono per la prestazione dell'attività lavorativa in forma non subordinata ma neanche totalmente autonoma, bensì in forma coordinata e, spesso, inserita nell'organizzazione dell'imprenditore committente. Rientrano in queste forme di collaborazione autonoma le cosiddette Co.Co.Co, ormai sostituite dal lavoro a progetto anche detto Co.Co.Pro, e altre forme di Lavoro parasubordinato.

Fonte: Giovane Impresa sito istituzionale del MInistero della Gioventù;

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