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Inquadramento

L'inquadramento consiste nella attribuzione  di una categoria,  un livello, una qualifica, a cui corrispondono i compiti concreti del lavoratore, generalmente fissati in termini di mansioni e regolati legislativamente (dal Codice Civile) e contrattualmente (dai contratti collelttivi di lavoro).

Le categorie e i livelli costituiscono  l'apice dell'inquadramento, quindi il criterio più ampio di classificazione, tale da inglobare al proprio interno i due “sotto-insiemi” delle mansioni e delle qualifiche.

La necessità di effettuare queste distinzioni e  classificazioni tra il personale dipendente presente all'interno dell'organizzazione d'impresa, deriva fondamentalmente dalla necessità di commisurare il trattamento spettante a ciascun lavoratore all'apporto dato in termini qualitativi, secondo le linee segnate dal principio di corrispettività di cui all'art. 36 della Costituzione. In sostanza, dunque, l'inquadramento esprime il diverso “valore” di ciascuna prestazione di lavoro.