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SkillsUP

La proposta progettuale è basata sui risultati del progetto “Competencies for the Labour Market”, una Buona Pratica validamente riconosciuta consistente in un corpus di strumenti e dispositivi di formazione e orientamento che sono riusciti, in diversi paesi EU, a formare, sviluppare, migliorare e valutare un insieme di 14  di soft-skills e competenze chiave e trasversali necessarie per il mercato del lavoro. Il numero e le tipologie delle competenze sviluppate nell’ambito della BP originaria sono il risultato di un'indagine concretamente condotta direttamente su 1000 datori di lavoro di PMI, gli attori-chiave del mercato del lavoro. Il nucleo centrale della BP si basa sul concetto che le soft skills e le competenze chiave sono "difficili da misurare e difficili da sviluppare". Al fine di far fronte a questa problematica, la buona pratica ha sviluppato programmi di formazione completi (dalla metodologia fino ai dispositivi per l’insegnamento/formazione tecnica, gli strumenti di valutazione per tutte le 14 soft skills/competenze chiave identificate) per docenti/formatori dei sistemi IFP, pronti per essere utilizzati con i beneficiari finali. L'intera formazione dei formatori è poi finalizzata ad una certificazione che li iscrive di diritto in un registro qualitativamente garantito. Pertanto, la proposta è concepita per promuovere l'adattamento geografico/ trasferimento delle buona pratica, al fine di:
- promuovere l'acquisizione di competenze che permettano ai professionisti dei sistemi IFP di insegnare e formare nelle soft skills e competenze chiave;
- potenziare la capacità dei professionisti dell'IFP di operare i linea con cambiamenti sistemici quali il passaggio a sistemi basati sulle competenze e di conseguenza ai risultati di apprendimento.
Il progetto SKills UP è in grado di produrre importanti effetti sia sui beneficiari diretti (insegnanti/formatori/professionisti dell'IFP), sia su quelli indiretti/finali: gli studenti dell'IFP, adulti/giovani disoccupati sul mercato del lavoro nei 5 paesi coinvolti: Italia, Rep. Ceca, Belgio, Grecia e Portogallo.
L'impatto previsto per i sistemi di istruzione e formazione professionale dei 5 paesi coinvolti sarà raggiunto attraverso l'inserimento della Buona Pratica nelle attività istituzionali delle strutture di istruzione e formazione professionale coinvolte nel progetto, e, con un effetto moltiplicatore, l'ulteriore estensione della Buona Pratica a livello nazionale attraverso formatori certificati, come un impatto a medio-lungo termine. Il partenariato, con consolidate esperienze di cooperazione reciproca in progetti transnazionali, comprende il soggetto ideatore della Buona Pratica (RPIC-ViP, s.r.o. CZ – CZECH) e tutti i partner sono direttamente coinvolti nello sviluppo di sistemi VET e in contatto diretto con i target group del progetto. I risultati previsti sono la produzione - per almeno 2 competenze per paese - degli strumenti formativi completi tradotti/adattati che includono: manuali di formazione interattiva, DVD-Video (per formatori e allievi), strumenti per la formazione e la certificazione delle competenze (per formatori); strumenti di verifica dei livelli di competenze di livello (per allievi), formatori certificati. Particolare attenzione verrà rivolta all'analisi di strumenti di valutazione e al loro possibile uso nel sistema ECVET, per produrre criteri di valutazione comunemente condivisi dei punti di credito in funzione dei risultati di apprendimento.