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30.08.2012 - Lavoro News # 2 - L'occupazione in Campania diminuisce, cresce la disoccupazione. I dati Istat del 2° trimestre 2012

Il mercato del lavoro della Campania nei dati Istat del 2° trimestre 2012

L'Arlas pubblica il bollettino trimestrale di analisi congiunturale del mercato del lavoro della Campania. Dati e grafici fotografano la situazione regionale nel confronto con il Mezzogiorno e l'Italia.

il primo dato da evidenziare, per il secondo trimestre del 2012, è la diminuzione degli occupati rispetto al trimestre corrispondente del 2011 (circa 12.000 unità in meno) così come si è verificato sia nel Mezzogiorno che in Italia. In particolare è stata la componente maschile (meno 39.000 unità circa) a determinare tale decremento, non bilanciato del tutto dall’incremento delle occupate femmine (più 27.000 unità circa). Infatti la quota di occupate sul totale è passata dal 32,8% (II° trim 2011) al 34,8%.
L’occupazione è aumentata lievemente in Agricoltura (circa 2.000 unità) e nel Commercio, alberghi e ristoranti (circa 11.000 unità) mentre è rimasta costante nel settore degli Altri Servizi. Nell’Industria si è contratta di circa 4.000 unità e nelle Costruzioni di ben 20.000 unità circa.
La diminuzione degli occupati è quasi tutta a carico degli occupati dipendenti e solo in minima parte di quelli indipendenti. Diversificato l’andamento nel Mezzogiorno e in Italia. Al sud crescono gli indipendenti e si contraggono i dipendenti. In Italia si verifica l’esatto contrario.
Il tasso di occupazione diminuisce per effetto della contrazione di quello maschile, mentre aumenta quello femminile. Andamenti del tutto analoghi nel Mezzogiorno e in Italia.
Le persone in cerca di occupazione aumentano in misura notevole, per tutte le componenti e in tutte le aree del paese. In Campania a ritmi meno sostenuti che nel resto del paese. La componente maschile dell’offerta è comunque quella che fa registrare gli incrementi maggiori. Netti e generalizzati gli aumenti dei tassi di disoccupazione. In Campania passa, in particolare, dal 15,5% del secondo trimestre 2011 al 18,5% del secondo trimestre 2012.

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