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02.06.2013 - Lavoro News # 5 - L'occupazione in Campania: i dati Istat del 1° trimestre 2013

Anche il quinto bollettino sul mercato del lavoro regionale analizza, con le tabelle e i grafici che seguono, i dati delle rilevazioni trimestrali (primo trimestre a partire dal 2008) in Campania, Mezzogiorno e Italia per le principali grandezze: Occupati, Persone in cerca di occupazione, Non forze di lavoro e Tassi.

Il dato da evidenziare per il primo trimestre del 2013, in controtendenza rispetto al resto del Paese, è l’aumento degli occupati rispetto al trimestre corrispondente del 2012 (circa 8.600 unità in più). Il dato relativo all’Italia fa registrare un calo di circa 410.000 unità, quello del Mezzogiorno, anch’esso in calo, è di circa 166.000 unità in meno. In particolare, in Campania, è stata ancora una volta la componente femminile (più 36.600 unità circa) a determinare l’incremento, a fronte del decremento degli occupati maschi che sono diminuiti di circa 28.000 unità. Infatti la quota di occupate sul totale è passata dal 34,6%  (I° trim 2012) al 36,7%, valore mai fatto registrare in precedenza. Nel Mezzogiorno e in Italia le occupate sono invece diminuite come gli occupati maschi, seppure in misura molto più contenuta.

L’occupazione è aumentata nel settore dell’Industria in senso stretto (circa 9.600 unità),  nel settore degli Altri Servizi (circa 17.700 unità), nel Commercio, alberghi e ristoranti (circa 12.000 unità) e in Agricoltura (circa 1.600 unità). L’unico settore a perdere ancora occupazione e in misura notevole è quello delle Costruzioni  (32.300 unità circa in meno).

L’incremento degli occupati è stato determinato esclusivamente dagli occupati dipendenti (più 20.300 unità circa) mentre gli occupati indipendenti sono diminuiti di circa 11.800 unità.  Nel Mezzogiorno e in Italia sono invece diminuite entrambe le componenti.

Il tasso di occupazione aumenta per effetto dell’incremento di quello femminile, mentre quello maschile si contrae. Nel Mezzogiorno e in Italia, invece, il tasso diminuisce per effetto della contrazione di quelli di entrambe le componenti, sebbene quella maschile vi contribuisca in maniera più marcata.

Le persone in cerca di occupazione continuano ad aumentare a ritmi sostenuti, per tutte le componenti e in tutte le aree del Paese. In Campania, in particolare, è soprattutto la componente femminile dell’offerta a far registrare gli incrementi proporzionalmente maggiori.

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