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Seco News

L'Arlas gestisce il nodo regionale del Sistema Informativo Lavoro, nel quale sono raccolte le comunicazioni obbligatorio dei datori di lavoro sulle assunzioni, cessazioni e trasformazioni dei rapporti di lavoro. Le informazioni confluiscono al Sil regionale attraverso il servizio on line CO Campania e sono raccolte ed elaborate dal gruppo di lavoro dell'Osservatorio  regionale sul mercato del lavoro.  Grazie al sistea Co Campania e all'Osservatorio  la Regione è presente nel sistema Seco - Statistiche e comunicazioni obbligatorie, un sistema di elaborazioni statistiche realizzato da 12 amministrazioni regionali e provinciali. I notiziari trimestrali e le tavole di dati del Sistema Seco si trovano nelle pagine del sito dedicate. In questa sezione si riportano documentazioni e studi specifici del gruppo Osservatorio.

 

31.08.2016 - Arlas Osservatorio sul mercato del lavoro 2° Trimestre 2016

Nota  Flash - Osservatorio  sul  Mercato  del  Lavoro – II Trimestre  2016

Anche in Campania, come nel resto del Paese, nel secondo trimestre del 2016 si registra un contenimento della dinamica delle assunzioni: 184.213 con un calo del 7,4% rispetto al secondo trimestre 2015. La dinamica delle cessazioni dei rapporti di lavoro resta negativa anche secondo trimestre (168.575), ma con minore intensità (-1,7%). Il saldo complessivo tra ingressi e uscite dal mercato del lavoro è positivo e pari a 15.636 con una riduzione del 42,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (27.359). 
A differenza del primo trimestre la riduzione delle assunzioni non è generalizzata su tutte le componenti: genere, età, settore e tipologie contrattuali.
Per quanto riguarda le tipologie contrattuali il crollo si registra nelle assunzioni a tempo indeterminato (-34.4%). Una riduzione attesa dopo la forte crescita registrata soprattutto nel quarto trimestre del 2015 (+89%). Crescita probabilmente spinta anche da un effetto di anticipazione delle assunzioni, in vista della scadenza degli incentivi previsti nella legge di stabilità 2014 e della modificazione della normativa di incentivazione prevista per il 2016. In forte calo anche le trasformazioni dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato (-45,2%) il che comporta a consuntivo un saldo negativo dei contratti a tempo indeterminato (-133).
Valori positivi si osservano per le altre tipologie contrattuali in particolare nelle assunzioni in apprendistato (+67,5%), dopo un prolungato trend negativo, nei contratti in somministrazione (+7,7%) e nei contratti a tempo determinato (+2%).
Il saldo dei contratti in apprendistato torna positivo (+2609) come positivo è quello della somministrazione (+183) anche se di molto più contenuto dell’anno precedente (+1452). Di conseguenza, la gran parte del saldo positivo registrato nel primo trimestre è dovuto ai contratti a tempo determinato (+12.977).
Il contenimento delle assunzioni penalizza maggiormente le donne (-8.2%) rispetto ai maschi (-6.8%) così come la dinamica delle cessazioni, più pronunciata per le femmine che per i maschi, a differenza di quanto avvenuto nel primo trimestre nel quale l’espulsione delle donne è avvenuta con ritmi più contenuti dei maschi. Il consuntivo del secondo trimestre per quanto attiene alla componente di genere evidenzia un saldo negativo per le femmine (-5062) mentre per i maschi il saldo è positivo (+20.698).
L’andamento delle assunzioni registra una sostanziale tenuta della componente giovanile (-0,6%), penalizzati gli adulti (-11%) e gli anziani (-6,3%) anche in termini di saldo. Nel confronto con l’anno precedente, al saldo più contenuto per i giovani (+15.838) si associano per la prima volta saldi negativi per gli adulti (-264) e appena positivi per gli anziani (+65).
Le dinamiche settoriali evidenziano tendenze positive nell’agricoltura (+2,6%) e, all’interno del comparto del terziario, nel settore degli alberghi e ristoranti con un incremento delle assunzioni del 6.2%. Negli altri settori si registrano valori negativi: la maggiore frenata si ha nel settore delle costruzioni (-22,2%), segue la manifattura (-13,2%) e il terziario nel suo complesso (-5,5%).
I risultati in termini di saldi, in ragione della diversa dinamica tra assunzioni e cessazioni, vedono un forte contenimento in primo luogo nel settore terziario (+4.370 contro i +10.329 del 2015), nel settore delle costruzioni (+753 contro i +4.710 del 2015), una minore contrazione del saldo del settore manifatturiero (+2.320 contro i +3.767 del 2015).
Prosegue la forte contrazione delle assunzioni con altre tipologie contrattuali che vede il parasubordinato registrare un – 53,5%.