cerca

16.05.2016 - Arlas Osservatorio sul mercato del lavoro 1° Trimestre 2016

Nota  Flash - Osservatorio  sul  Mercato  del  Lavoro – I Trimestre  2016

Anche in Campania, come nel resto del Paese, nel primo trimestre del 2016 si registra un contenimento della dinamica delle assunzioni: 162.277 con un calo del 10,6% rispetto al primo trimestre 2015. Di stesso segno la dinamica delle cessazioni dei rapporti di lavoro (121.073), ma di minore intensità (-8,9%). Il saldo complessivo tra ingressi e uscite dal mercato del lavoro è positivo e pari a 41.204 con una riduzione del 14,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (48.540).

La riduzione delle assunzioni, a parte qualche eccezione in cui si registrano deboli variazioni positive, è generalizzata su tutte le componenti: genere, età, settore e tipologie contrattuali. Ciò che fa la differenza è l’intensità.

Il crollo più sostenuto si registra nelle assunzioni a tempo indeterminato (-30%). Una riduzione attesa dopo la forte crescita registrata soprattutto nel quarto trimestre del 2015 (+89%). Crescita probabilmente spinta anche da un effetto di anticipazione delle assunzioni, in vista della scadenza degli incentivi previsti nella legge di stabilità 2014 e della modificazione della normativa di incentivazione prevista per il 2016. In forte calo anche le trasformazioni dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato (-35,8%) che comporta a consuntivo un saldo negativo dei contratti a tempo indeterminato (-1.632). In calo anche i contratti a tempo determinato (-4,4%).

Valori positivi si osservano per le assunzioni in apprendistato (+9,8%), dopo un prolungato trend negativo, mentre tiene la somministrazione (+8,6%) anche se con una dinamica più piatta degli anni precedenti.

Infatti mentre il saldo dei contratti in apprendistato torna positivo (+601) quello della somministrazione (+121) è di molto più contenuto dell’anno precedente (+1816). Di conseguenza, quasi tutto il saldo positivo registrato nel primo trimestre è dovuto alla riattivazione dei contratti a tempo determinato (+42.114).

Il contenimento delle assunzioni penalizza maggiormente le donne (-13%) rispetto ai maschi (-8%). La dinamica delle cessazioni, più pronunciata per i maschi che per le femmine, consente tuttavia di evidenziare per queste ultime un saldo positivo in linea con quello registrato nello stesso trimestre del 2015 (+18.923) mentre per i maschi il saldo registra una consistente riduzione (22.281 contro 29.993 del 2015).

Il calo delle assunzioni riguarda in misura diversa i giovani (-6,9%) e gli anziani (-4,2%) rispetto agli adulti (-12,9%) con risultati, in termini di saldo, che nel confronto con l’anno precedente, penalizzano maggiormente i giovani rispetto alle altre fasce di età. Le dinamiche settoriali, a parte il caso dell’agricoltura (+6,3%), sono tutte negative. La maggiore frenata si ha nel settore delle costruzioni (-16,6%), segue la manifattura (-14,7%) e il terziario nel suo complesso (-12,6%).

All’interno del comparto del terziario tiene il settore degli alberghi e ristoranti con un incremento delle assunzioni del 12%.

I risultati in termini di saldi vedono il settore costruzioni, dopo due anni di ripresa, tornare con il segno negativo (-677), una forte contrazione del saldo del settore manifatturiero (+4193 contro i +8421 del 2015) e una riduzione, anche se più contenuta, nel settore terziario (+14.077 contro i +15.100 del 2015).

Prosegue la contrazione delle assunzioni con altre tipologie contrattuali che vede il parasubordinato registrare un – 38,7%.