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Giovani “al lavoro” in tempo di crisi: strategie di adattamento tra passività e innovazione

Ammesso al finanziamento del Miur  il Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) Giovani “al lavoro” in tempo di crisi: strategie di adattamento tra passività e innovazione, al quale l’Arlas partecipa con un proprio esperto. Il Progetto, che si avvale del contributo di gruppi di ricerca afferenti a più sedi universitarie, ha come coordinatore scientifico a livello nazionale la Prof.ssa Laura Bovone dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e come responsabile dell’unità locale di ricerca, che fa capo all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” - Dipartimento di Sociologia, la Prof.ssa Antonella Spanò.
“L'obiettivo di ricerca dell'unità locale napoletana è quello di esplorare il modo in cui i giovani fronteggiano le minacce alla costruzione del loro futuro, provenienti dalla condizione di crisi e dalla crescente disuguaglianza sociale, in un contesto, quello meridionale,  caratterizzato da una cronica carenza di domanda. Guardando ai giovani come soggetti capaci di agency, si analizzeranno le modalità con cui vengono strutturati/ristrutturati comportamenti, scelte educative e lavorative, stili di vita e aspirazioni. In accordo con gli obiettivi generali definiti a livello nazionale, l'interesse di sfondo della ricerca è quello di verificare se e in che misura la percezione di una progressiva diminuzione delle opportunità, accompagnata da una parallela crescita della diseguaglianza delle opportunità, prefiguri una crisi della coesione sociale ed una riaffermazione dei percorsi intensamente individualizzati, o se al contrario in una situazione che nel Mezzogiorno appare quasi emergenziale siano visibili i segni di un processo di innovazione che porti all'adozione di strategie e di corsi di azione orientati alla realizzazione di un nuovo modo di intendere la qualità della vita ed il benessere, nel quale sostentamento economico, produzione di senso e protagonismo sociale risultino coniugati.”

 

 

- Strategie delle imprese e ricadute occupazionali

L’Arlas, in collaborazione con MET Economia, ha condotto  un’indagine dal titolo Strategie delle imprese e ricadute occupazionali.

Lo scopo del lavoro è quello di offrire una ricognizione dei comportamenti delle imprese industriali e dei servizi alla produzione campane con riferimento alle assunzioni e ai licenziamenti avvenuti nell’ultimo triennio. Si tratta di un’analisi del tutto originale e di estremo interesse che cerca di offrire, sulla base di informazioni molto estese, un approfondimento sui legami tra strategie delle imprese (e politiche ad esse dedicate) e comportamenti sul mercato del lavoro. È presumibile, infatti, che le imprese caratterizzate da maggior grado di innovatività e da apertura ai mercati internazionali siano più dinamiche rispetto alle assunzioni (in funzione anche della maggior crescita che le caratterizza), così come dovrebbero essere caratterizzate da una maggior presenza di giovani e di soggetti con elevata qualificazione: si tratta, tuttavia, di aspetti mai misurati e verificati. L’oggetto del lavoro è esattamente la prima verifica di tali aspetti. Un’opportunità unica in Italia è rappresentata dalla disponibilità, presso l’Arlas, dell’archivio sulle comunicazioni obbligatorie sulle variazioni delle posizioni lavorative delle imprese campane e dalla possibilità di effettuare elaborazioni su un ampio campione di imprese della regione presenti nell’indagine MET (oltre 1800 imprese) e sulla sovrapposizione con l’universo rappresentato dall’archivio delle comunicazioni obbligatorie.

Il confronto tra i due database e le appropriate analisi statistiche ha prodotto un quadro approfondito ed aggiornato su alcuni temi cruciali:

  • profilo e quantificazione delle tipologie di imprese che hanno registrato i maggiori flussi (in entrata e in uscita) di lavoratori;
  • accorpamento delle imprese in una tassonomia ampia rispetto alla quale  verificare gli andamenti occupazionali, assoluti, per età, per grado di formazione e per genere;
  • rischiosità e prospettive di crescita delle imprese associate alle dinamiche occupazionali;
  • elementi di base per una valutazione aggregata delle politiche adottate e della possibile cooperazione tra strumenti (politiche del lavoro/politiche industriali);
  • stime sulle determinanti della crescita occupazionale aggregata e per gruppi;
  • supporto per la realizzazione di indicatori e definizione di position paper del tipo di quelli realizzati dalla Commissione UE.

I risultati della ricerca hanno confermato le ipotesi evidenziando risultati occupazionali positivi associati alle   imprese caratterizzate da maggior grado di internazionalizzazione, innovatività e ricerca.

26.06.2017 - I risultati di una ricerca PRIN sui giovani del Sud

Il rapporto di ricerca Con la conclusione del lavoro di ricerca l’unità locale del Progetto PRIN che fa capo all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ( Dipartimento di Sociologia - Coordinatore scientifico Prof.ssa Antonella Spanò) ha raccolto i risultati dell’indagine nel libro:  I giovani del Sud di fronte alla crisi. Strategie di sopravvivenza e capacità di innovazione (a cura di Antonella Spanò), presentato in occasione del Convegno “Attraversando la crisi. Innovazione e Vita Quotidiana” tenutosi il giorno 12 maggio 2017, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. 

Di seguito l’indice del Volume:
Indice Volume ricerca PRIN.docx